domenica 1 febbraio 2009

iconografia

Una vastissima iconografia tramanda la fisionomia del grande sovrano in ogni età della vita. Bambino e adolescente, appare nelle incisioni di Mellan, in alcuni quadri anonimi (Versailles; Madrid, Prado), nei ritratti di Testelin (Versailles) e di Nocret (Madrid, Prado), nella statua bronzea di S. Guillain (Parigi, Louvre). Le più importanti effigi giovanili sono il busto del Bernini (Versailles, sala di Diana) e quello di Jean Warin pure a Versailles, i numerosi ritratti di Mignard (1673, Torino, Galleria sabauda; 1674: Luigi XIV adora Cristo risorto, Lione, Museo di belle arti) e di Le Brun (Louvre, Versailles). Tra i maestosi ritratti della maturità si ricorda il busto di Coysevox a Versailles; il celebre ritratto di parata del Rigaud del 1701, al Louvre, appartiene alla vecchiaia. Ugualmente noti sono il profilo del vecchio re sul medaglione di cera colorata di Antoine Benoist (Versailles) e la figura inginocchiata scolpita in marmo da Coysevox per il coro di NotreDame a Parigi. I grandi avvenimenti del regno ispirarono opere di aulica celebrazione: il Re che riceve Monsieur cavaliere di Saint- Esprit di Philippe de Champaigne (1665, Grenoble, Museo di belle arti); il Re che riceve l'ambasciatore persiano di A. Coypel (Versailles); la Storia del re tessuta nella manifattura d'arazzi dei Gobelins su cartoni di Le Brun, Van der Meulen e loro allievi (cartoni al Louvre e a Versailles). Le imprese del re sono narrate allegoricamente nelle pitture che ornano, a Versailles, la Galleria degli Specchi (Charles Le Brun), la sala della Guerra (col bassorilievo di Coysevox Passaggio del Reno) e la sala della Pace. I monumenti innalzati in suo onore furono in gran parte distrutti durante la Rivoluzione; quello in metallo dorato di M. Desjardins di place des Victoires a Parigi fu sostituito durante la Restaurazione dalla statua equestre di F. Bosio.